AMMISSIONE AL PASSIVO DEL FALLIMENTO: LA MANCANZA DI DATA CERTA DELLE SCRITTURE COSTITUISCE ECCEZIONE RILEVABILE D’UFFICIO

Nei confronti del creditore che proponga istanza di ammissione al passivo del fallimento, in ragione di un suo preteso credito, il curatore è terzo e non parte, circostanza da cui discende l’applicabilità dei limiti probatori indicati nell’art. 2704 cod. civ. La mancanza di data certa nelle scritture prodotte si configura come fatto impeditivo all’accoglimento della domanda oggetto di eccezione in senso lato, in quanto tale rilevabile anche di ufficio dal giudice. La rilevazione di ufficio dell’eccezione determina la necessità di disporre la relativa comunicazione alle parti per eventuali osservazioni e richieste e subordina la decisione nel merito all’effettuazione del detto adempimento.

 

4213_Cassazione civile 20 febbraio 2013 (516.7 Kb)