CONCORSO 51 POSTI REFERENDARIO TAR

Concorso, per titoli ed esami, a 51 posti di referendario di Tribunale amministrativo regionale del ruolo della magistratura amministrativa

E’ indetto un concorso di secondo grado, per titoli ed esami, a 51 posti di referendario di Tribunale amministrativo regionale (TAR; T.A.R.; TTAARR; TT.AA.RR.) del ruolo della magistratura amministrativa.

Al concorso possono partecipare gli appartenenti alle seguenti categorie:

  1. i magistrati ordinari nominati a seguito di concorso per esame, che abbiano superato il tirocinio conseguendo una valutazione positiva di idoneita’;
  2. i magistrati contabili e della giustizia militare di qualifica equiparata a quelli di cui al numero 1);
  3. gli avvocati dello Stato e i procuratori dello Stato alla seconda classe di stipendio;
  4. i dipendenti dello Stato, muniti della laurea in giurisprudenza conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con qualifica dirigenziale o appartenenti alle posizioni funzionali per l’accesso alle quali e’ richiesto il possesso del diploma di laurea, ivi compresi i militari appartenenti al ruolo ufficiali, con almeno cinque anni di anzianita’ di servizio maturati anche cumulativamente nelle suddette categorie;
  5. il personale docente di ruolo delle universita’ nelle materie giuridiche e i ricercatori i quali abbiano maturato almeno cinque anni di servizio;
  6. i dipendenti delle regioni, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, muniti della laurea in giurisprudenza conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, assunti attraverso concorsi pubblici ed appartenenti alla qualifica dirigenziale o a quelle per l’accesso alle quali e’ richiesto il possesso della laurea, con almeno cinque anni di anzianita’ maturati, anche cumulativamente, nelle predette qualifiche;
  7. gli avvocati che siano stati iscritti al relativo Albo per almeno otto anni anche se non più iscritti all’Albo al momento della scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  8. i consiglieri regionali, provinciali e comunali, muniti della laurea in giurisprudenza, che abbiano esercitato le funzioni per almeno cinque anni o, comunque, per un intero mandato.

Le anzianita’ di cui ai precedenti punti, sono valutate anche cumulativamente, prendendo come requisito temporale minimo il piu’ lungo tra quelli richiesti per le varie categorie fatte valere dal candidato.

Nella domanda di ammissione il candidato deve dichiarare e autocertificare, sotto la propria responsabilita’ e ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, pena l’esclusione dal concorso, quanto appresso specificato:

  1. cognome e nome;
  2. data e luogo di nascita;
  3. codice fiscale;
  4. di essere in possesso della cittadinanza italiana;
  5. il comune nelle cui liste elettorali risulta iscritto, o i motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle stesse liste;
  6. le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) e i procedimenti penali eventualmente pendenti, dei quali deve essere specificata la natura;
  7. di essere in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni;
  8. la categoria di attuale appartenenza per la quale, ai sensi dell’art. 1 del presente bando, si chiede l’ammissione al concorso, la qualifica e la relativa decorrenza giuridica;
  9. l’eventuale ulteriore anzianita’ vantata in categoria diversa da quella di attuale appartenenza e per la quale si chiede l’ammissione al concorso, ai fini dell’eventuale valutazione di cumulo di cui all’ultimo comma dell’art. 1 del bando;
  10. di non essere stato dichiarato decaduto o dispensato dall’impiego presso pubbliche amministrazioni.

I candidati appartenenti alla categoria di cui al numero 1) dell’art. 1 del bando devono, inoltre, dichiarare la data in cui e’ stato superato il periodo di tirocinio con valutazione positiva di idoneita’. Per tali candidati, l’ammissione al concorso non e’ preclusa dalla mancata formalizzazione del relativo provvedimento di idoneita’ alla data di presentazione della domanda, salvo l’accertamento d’ufficio del requisito per i candidati ammessi alle prove orali e prima del relativo espletamento.

Nella domanda di partecipazione, il candidato disabile deve specificare, comprovando con idonea certificazione di struttura sanitaria pubblica, l’ausilio necessario in relazione alla propria disabilita’, nonche’ l’eventuale necessita’ di tempi aggiuntivi.

Le dichiarazioni formulate nella domanda dai candidati sono rilasciate ai sensi dell’art. 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.